Wall Street punta i riflettori sulla Smart Home

E’ opinione diffusa cha a Wall Street conti solo il potere del denaro, o perlomeno questo è lo stereotipo che un film cult del lontano 1987, attraverso il suo celebre personaggio Gordon Gecko, ha fatto passare agli occhi del mondo intero con il suo comportamento e la sua celebre frase: ‘ Avidità? Cosa c’è di male…. dopotutto è solo una questione di soldi”.

Si, Wall Street è il tempio della finanza e della rincorsa al potere ma ora i tempi sono cambiati e i suoi Big stanno analizzando il mercato dell’Home Automation da anni. Qualcuno ha provato delle mosse anticipate in tempi ancora non maturi (Microsoft, Google, Sony ecc..) con dei flop a volte clamorosi, ma negli ultimi mesi il terreno della Domotica è divenuto fertile. Il settore è spinto dalla corsa inarrestabile dell”Internet of Things e delle Smart Cities e quindi nello scacchiere internazionale i grossi players hanno iniziato a fare ‘shopping’  per acquisire il know how nel settore.

Apple ha comprato diverse società per acuisire importanti brevetti per il settore (PrimeSenseAuthenTec, ecc..)  con cui ha dato vita al progetto HomeKit il potente framwork all’interno di IOS 8 in grado di semplificare il lavoro a tutti coloro che sviluppano APP per Smart Homes.

Microsoft lo scorso maggio ha iniziato una partnership con Insteon con il piano di incorporare completamente la nota azienda di domotica. Ad oggi all’interno del Microsoft Store, i prodotti Insteon sono già in vendita.

Samsung lo scorso gennaio fece il primo passo, (si qualcuno starà pensando ma non avevo parlato di Wall Street e basta?) ha presentato i suoi prodotti Smart durante il CES di Las Vegas.  Pochi mesi fa ha acquisito una delle aziende più promettenti dello scenario delle interconnessioni tra i dispositivi (hub) SmartThings per il target del Diyers (dall’inglese do it yourself cioè “fai date”)!

E poi c’è BigG: l’azienda del famoso motore di ricerca, dopo aver tentato varie strade nel settore negli ultimi anni (powermeter e android@home), oltre ai vari progetti avveniristici come ‘Google Glass’ e auto senza conducente, sembra aver trovato la strada giusta in questo settore ‘portandosi a casa’ lo scorso gennaio Nest un’azienda con due soli prodotti (un termostato ed un rilevatore  di fumo) e 300 dipendenti, per la ‘modica’ cicifra di 3 miliardi di dollari. Da lì Nest non si é più fermata: a giugno ha rilevato DropCam e poche ore fa Revolv. Si come SamSung, Nest non aveva Know-how nelle interconnessioni (hub) con dispositivi di terze parti e la mossa su carta sembrerebbe vincente se non fosse che da subito, Revolv abbia interrotto la vendita dei suoi dispositivi. Come a dire stiamo a vedere!

E nel mondo dei system integrator cosa sta succedendo ci chiediamo noi e non solo. Non a caso il prossimo 14 Settembre il tema del giorno dell’evento più importante del panorama italiano della domotica, il Knx Day 2014 verterà proprio su questo tema ‘Nuove frontiere per la Domotica: I big di Wall street cambieranno le regole del gioco?’

Come operatore del settore credo che tutto questo fermento riesca ad aumentare la richiesta di dispositivi intelligenti e interconnessi  anche all’interno delle abitazioni in Italia, ma il gioco al di fuori delle nostre mura sembra una corsa per primeggiare l’uno sull’altro come, rimanendo in tema di Film, in Highlander.

 

Mirko Martino